…e per i ragazzi della nostra scuola iniziano presto.
Molte volte durante l’anno scolastico appena concluso mi sono chiesta come sarebbero stati “gli esami” e “gli esami” lo dicevo quasi con deferenza, timore, quel timore che inevitabilmente provi verso qualcosa che è a te ormai sconosciuto e tutto sommato ti sta pure un po’ antipatico.
Gli esami che ho sostenuto a scuola sono un lontano e poco piacevole ricordo: il retaggio delle mie esperienze personali rischiava di entrare in gioco ed è stato molto interessante mantenere saldo il timone per non influenzare mio figlio mentre si preparava per questo importante appuntamento.
Ogni volta che mi assalivano i dubbi e che quel timore si rifaceva vivo, venivano in mio aiuto gli sguardi sereni non solo dei genitori e dei docenti che avevano già vissuto questa esperienza, ma soprattutto l’atteggiamento dei ragazzi della nostra scuola che negli anni hanno dato brillantemente prova di sè.
L’ esame non è altro che il coronamento di un percorso più lungo ed articolato che inizia a settembre e si conclude a giugno… e forse non si conclude mai.
Da bravo genitore faccio spesso fatica ad essere obiettiva quando guardo mio figlio (ogni scarrafone…) ma ci sono state delle tappe importantissime che ha raggiunto nel corso dell’anno scolastico ed è proprio il loro raggiungimento che ha permesso al ragazzino di crescere, maturare, diventare maggiormente consapevole e quindi di affrontare il momento di verifica con serenità e gioia.
L’acquisizione di consapevolezza rispetto gli argomenti affrontati a scuola in maniera assolutamente non nozionistica, il desiderio di esporli nel miglior modo possibile, la cura e la curiosità che sono state stimolate da ogni docente che lo ha accompagnato nel vedere gli argomenti e le materie di studio come un corpus unico, intrecciato, connesso e collegato, la riflessione ed il pensiero critico, e non ultimo l’aver preso coscienza dei propri punti di forza e di debolezza hanno trasformato mio figlio in un ragazzino che non vedeva l’ora di condividere con la commissione d’esame le cose interessanti che aveva imparato durante l’anno scolastico.
Il momento emblematico che rappresenta una istantanea di questo percorso è il volto di L. che scende le scale della scuola statale dopo aver sostenuto l’esame orale: sorridente con i pollici alzati, gli occhi luccicanti di felicità, orgoglioso della sua prova: sembrava più alto di 10 centimetri !
In quell’istante ho avuto conferma di ciò che ho sempre sospettato: gli esami per alcuni fortunati ragazzi possono essere un’ispirazione, possono stimolare e alimentare passione ed entusiasmo e far acquisire maggiore sicurezza.
Ogni ragazzo dovrebbe poter avere questa opportunità, questo privilegio; quindi contattateci, fissate un appuntamento, venite a conoscerci, offrite questa occasione anche ai vostri figli !