Grazie mamma. Potrei chiudere così, è sufficiente, la mamma è il nostro primo mondo, non c’è bisogno di spiegarlo. Ma oggi non spieghiamo le mamme, le celebriamo.
Con un piccolo regalo, anche i nostri alunni hanno avuto la possibilità di dirle “ti voglio bene”.
Tutti abbiamo ricordi dolci e significativi, eventi forti, rituali importanti, tempi che abbiamo semplicemente vissuto con la consapevolezza che lei c’era. I bambini sono ancora nell’età in cui hanno bisogno di ricevere quotidianamente la conferma di questa presenza, il confronto del suo sorriso, i frutti della sua dedizione costante. A volte un “grazie”, un bacio, un abbraccio, sono l’unico meraviglioso antidoto che possono opporre alla stanchezza della mamma, ma ha la forza di riaccendere il suo sorriso.
Oggi festeggiamo quel sorriso, che a volte nasconde altro, ma sempre è l’àncora della serenità dei bambini, la lente che permette loro di guardare con fiducia al mondo, perché il mondo, che ciascuno conosce a partire dalla propria mamma, ha guardato con fiducia a lui.
Lo spiega anche Alessandro D’Avenia, a partire dal verso di Virgilio che abbiamo scelto per suggellare la festa della mamma del 2019:Incipe, parve puer, risu cognoscere matrem. Comincia, bimbo, a riconoscere la madre dal sorriso.