Oggi studiamo per diventare delle spie! Fatto questo annuncio, l’attenzione della classe era altissima, e meno male, perché, per diventare spie, abbiamo fatto una lezione/gioco molto intensa!
Abbiamo cominciato con la lettura di un brano tratto dal libro “Kim” di Rudyard Kipling. È il racconto di un ragazzo che per diventare una spia deve sviluppare molto bene i propri sensi. Abbiamo riso quando Kim si è arrabbiato solo perché aveva perso, e abbiamo ammirato l’abilità che serve per i cosiddetti “giochi di Kim”.
A questo punto i bambini hanno preparato sul quaderno i propri registri, uno per ognuno dei cinque sensi, e siamo partiti con il gioco dell’udito: quattro suoni, più o meno difficili, da indovinare. In silenzio, tutti i bambini hanno scritto in ordine ciò che credevano di aver sentito.
A questo punto, bendati, siamo passati al gusto: le maestre hanno distribuito un cucchiaino a testa e fatto assaggiare 4 cose. Dopo aver scritto tutto, abbiamo rimesso le bende per annusare 4 odori differenti e infine per tastare 4 oggetti.
Ultima prova prima di scoprire com’è andata, tutti assieme abbiamo osservato 15 oggetti per tre minuti, poi li abbiamo coperti e i bambini hanno scritto quelli che ricordavano. (Una bambina ne ha scritti 14, che memoria!)
A questo punto, i bambini di seconda e terza hanno disegnato un ideogramma e un istogramma per ogni senso (i bimbi di prima li hanno solo completati) e tutti assieme abbiamo verificato quante volte era stato indovinato il suono, l’odore o l’oggetto sentito.
Qualcuno rischiava di arrabbiarsi come Kim, quando non indovinava, ma poi tutti i bambini hanno scelto di divertirsi e abbiamo scoperto che un foglio strappato fa un rumore simile alla pioggia, che il muggito lo conoscono quasi tutti, che i funghi hanno un odore e una consistenza difficile da riconoscere, che della marmellata sappiamo riconoscere anche il frutto, e che le bambine hanno più memoria visiva dei compagni. Ma soprattutto abbiamo scoperto che tutti, con un po’ di pazienza, possiamo affinare i 5 sensi!
Sono state due ore piene di contenuti, di risate e di commenti pertinenti. I bambini hanno imparato e lavorato sodo ma con leggerezza ed erano contenti: come maestra non potevo sperare di meglio!
Appunto tecnico: La lezione ha coinvolto le classi dalla prima alla terza elementare, toccando varie parti dei rispettivi programmi, in maniera divertente e componendo l’esperienza diretta con le varie competenze necessarie.
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